Da un Carlin Petrini, fondatore e presidente di Slow Food, secondo cui il giornalismo alimentare, oltre che parlare di cibo, qualità e gusto deve porre attenzione su quello che il cibo e l’agricoltura comportano a livello politico e sociale, al bisogno di una informazione più corretta e professionale quando si parla di scienza e ricerca applicata a ciò che mangiamo, soprattutto se si trattano emergenze ed allarmi, con la necessità di una maggiore formazione degli scienzati alla comunicazione, e dei giornalisti alla scienza: ecco alcuni degli spunti del «Festival del Giornalismo Alimentare», di scena all’Università di Torino con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e delle Politiche Agricole. Dove molto si è parlato di legalità e truffe alimentari, con il pm Raffaele Guariniello che ha anche invocato la creazione di una direzione nazionale contro i reati agroalimentari, per mettere a sistema le poche risorse specializzate contro questi reati.
Di certo c’è che il cibo fa notizia, e se si parla di emergenze e o rischi per la salute anche troppo, nel senso che disinformazione e bufale, soprattutto sul web per raccogliere click e generare traffico (e quindi soldi), sono all’ordine del giorno, sia su siti creati ad hoc che, talvolta, su quelli delle testate più importanti. Notizie spesso inverosimili, ma che «siamo portati a leggere, e a credere, per la atavica paura dell’uomo di essere avvelenato, perché quando mangio porto dentro di me qualcosa del mondo, ed il timore che questo mi possa fare male è una leva potente», ha detto Peppino Ortoleva, docente di Storia e teoria dei media all’Università di Torino.
E si è parlato anche di come comunicare il vino ai giovani. Tra chi sceglie un approccio, forse scivoloso, legato al salutismo e alla beneficità di un consumo moderato, e chi, in cerca di nuovi canali e messaggi per conquistare soprattutto chi di vino non è appassionato, pensa sia il caso (come noi) di puntare sul racconto di produttori, territori, cultura, e del divertimento che c’è nell’approcciarsi al vino.
pubblicato il 29 febbraio 2016 in Web News