La nuova frontiera per salvare i vigneti dal mal d’esca senza estirparli.
Banalizzando, si può paragonare il nostro intervento a quanto fa un dentista per curare una carie. Utilizzando delle piccole motoseghe, apriamo il tronco ed asportiamo la parte intaccata dal mal d’esca. La pianta così disintossicata dalla malattia riacquista vigore, riprende a fruttificare e torna pienamente produttiva.Un esito di enorme importanza, sia per la qualità dei vini che per la ricaduta economica. Infatti, estirpando le viti malate e sostituendole con nuove barbatelle, si crea nel vigneto una disparità della qualità delle uve, che influisce sulla qualità e quantità del vino. Avere delle piante più longeve possibile è un’esigenza prioritaria per tutti i vignaioli, ma soprattutto per le più importanti Maisons internazionali, dato che garantisce la continuità qualitativa e la riconoscibilità dei loro grandi vini. La dendrochirurgia consente inoltre alle aziende notevolissimi risparmi, evita il costo del reimpianto (estirpo delle viti malate, scavo della buche, impianto delle barbatelle, allevamento) e ovvia alla mancata produzione da parte delle nuove piante di almeno 3 anni.
La moderna dendrochirurgia dei Preparatori d’Uva fa riferimento ad una tecnica per risanare le piante infette da Esca e eliminare il legno cariato, che risale a circa 100 anni fa.
“Abbiamo quindi pensato di sperimentare la dendrochiurgia, descritta da Ravaz e Lafon come praticata fin dall’antichità e praticata da Poussard alla fine dell’800 con risultati molto incoraggianti: 90-95% di ceppi risanati. Grazie all’interessamento del prof Denis Dubourdieu, recentemente scomparso, già direttore dell’ISVV Istitut des Sciences de la vigne et du vin dell’Università di Bordeaux, l’abbiamo messa in pratica con strumenti moderni”.
Le prime prove sono state condotte nel 2011 a Chateau Reynon, quindi da Schiopetto in Friuli e da Bellavista in Franciacorta. In 6 anni di lavoro e sperimentazione, sono state operate 10.000 piante di 5 varietà (Sauvignon blanc, Chardonnay, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Pinot nero), in vigneti italiani e francesi di 6 regioni viticole: Collio, Isonzo, Franciacorta, Bolgheri, Champagne, Borgogna, Bordeaux.
Sette “chirurghi” Simonit & Sirch si dedicano oggi alla formazione delle maestranze interne alle aziende, per insegnare loro le delicate e precise operazioni che portano a perfetti risultati di dendrochirurgia.
Simonit&Sirch
Comunicato stampa diffuso in data 12 dicembre 2016